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giovedì 8 dicembre 2011

Padre Gugliemo Maria Raele Sacerdote Cappuccino .






Padre Guglielmo Maria Raele
Ordine Francescano Minore Cappuccino

Notizie Biografiche


Il piccolo Santo , nasce a Leonforte , nel cuore della Sicilia in provincia di Enna il 16 Marzo del 1915 , il papà di Santo si chiama Antonino e la mamma Antonia Vassallo . Santo è l’ultimo di ben otto figli : sei maschietti e due femminucce .
Cresce in una famiglia unita e laboriosa , molto devota . Ogni mattina , di buon’ora , si inizia la giornata con la Santa Messa e al calar del sole la famiglia si riunisce per la recita del Santo Rosario.
Le sorelle maggiori di Santo , Giuseppina e Rosa in età ancora molto giovani , si Consacrano a Gesù e nutrono una particolare devozione per la Santa Passione di nostro Signore e per il grande taumaturgo Sant’Antonio di Padova . Guglielmo ancora oggi avendo compiuto ben 95 primavere , ricorda con particolare commozione la vita santa e morigerata delle sue sorelle Giuseppina e Rosa , le quali vollero infondere nel cuore del fratellino l’amore e la devozione per la Santa Passione del Divin Redentore e per Sant’Antonio di Padova , una devozione e un amore sempre vivi nel cuore Sacerdotale di Guglielmo , tant’è che ad ogni occasione in cui si trova a passare dal Serafico Crocifisso ligneo e custodito e venerato presso la Chiesa di Santa Maria di Gesù di Ferla ( Siracusa ), di cui è stato eletto Rettore , egli china il capo devotamente e sussurra dolcemente: Gesù mio , prega per noi .
La stessa cosa accade ogni volta che il suo sguardo si posa sulla santa effige di Sant’Antonio di Padova , posta su un pregevole altare della navata laterale a sinistra della chiesa di Santa Maria di Gesù. Il piccolo Santo cresce in un ambiente familiare sano e cristiano , già da fanciullo egli avverte su di sé la Divina Chiamata .
Confortato dal saggio consiglio del Parroco e sorretto dalla preghiera e dall’esempio di vita cristiana della sorelle Giuseppina e Rosa entra all’età di 11 anni nel Convento di Leonforte dei Frati Minori Cappuccini .
Oggi all’uomo contemporaneo può stupire che un fanciullo di appena 11 anni decida di entrare in un convento dei Padri cappuccini e avviarsi all’austera vita regolare Francescana , ma tanti anni fa , le famiglie ben volentieri affidavano i loro figlioli ai religiosi e ai formatori dei seminari per chierici , essi si fidavano e stimavano il metodo educativo e formativo praticato dai religiosi o sacerdoti di santa vita e tale metodo era una certa garanzia che i propri figli sarebbero stati educati secondo i principi evangelici e avrebbero ricevuto una solida formazione culturale . Anche quando la scelta definitiva , in età matura non conduceva alla vita religiosa o al sacerdozio ministeriale , tali giovani tornavano al mondo con un bagaglio spirituale , umano e culturale non indifferente ed era tutto ciò motivo di orgoglio per le famiglie . Dicevo che l’uomo contemporaneo oggi non apprezza o critica quei metodi educativi dei religiosi o dei sacerdoti e reputa una scelleratezza per l’epoca strappare giovani figlioli dagli affetti famigliari per rinchiuderli , secondo l’opinione odierna , in strutture conventuale e seminaristiche dall’impronta militaresca , gelida , austera etc , etc . Tuttavia , tale metodo educativo , praticato tanti anni fa nei conventi e nei seminari , formava il carattere dei giovani , li avviava ad una solida vita cristiana e spirituale . Il Grande Santo delle Stimmate , San Pio da Pietrelcina , durante la sua operosa e feconda vita terrena , sempre ricorderà caramente gli anni suoi di iniziazione alla vita religiosa Francescana e reputava “ quei metodi educativi “ del tempo , assai efficaci per
il bene delle anime . Tornando al nostro Santo , trascorsi alcuni anni presso il Convento dei Frati Cappuccini di Leonforte su decisione dei suoi superiori e formatori viene trasferito nel Seminario Serafico dei Padri Cappuccini di Gela ( Caltanissetta ) e vi rimane per tre anni in qualità di Probando .
Terminato detto triennio a Gela , fu ammesso al Noviziato canonico dei Padri Cappuccini presso il Convento di Calascibetta , poco distante da Enna , di cui il suo Maestro fu il Padre Samuele Cultrera , che scrisse la vita del Padre Don Mattia Nobile , di Fra Giuseppe Maria da Palermo etc.
Terminato il Noviziato canonico lodevolmente , il 17 Settembre 1931 nel giorno In Impressione Ss. Stigmatum S.P.N. Francisci Conf. Santo muore nel mondo , ed emettendo i Santi Tre Voti , rinascendo Religioso Cappuccino in
Frate Guglielmo Maria in onore a San Guglielmo Abate fondatore di Monte Vergine e alla Madonna , fu ammesso al proseguo degli studi per il Sacerdozio . Frequentò presso il Convento dei Padri Cappuccini di Modica ( provincia e di Ragusa e Diocesi di Noto ) , il liceo classico e il biennio filosofico . Fu trasferito nel Convento di Sortino ( provincia e Diocesi di Siracusa ) per lo studio della teologia . Sarà Consacrato Sacerdote il 14 Agosto del 1938 a Canicattini Bagni ( provincia di Siracusa ) .
Le pie sorelle di Padre Guglielmo doneranno al fratello Novello Sacerdote un camice , un paio di guanti di lana , una cotta con stola cuciti e ricamati con le loro mani e i loro fratelli doneranno un orologio che lo porta con amore nel polso in ricordo di loro .
Stimato da suoi confratelli e superiori Cappuccini per la sua vita religiosa osservante ed esemplare , fu destinato nel 1952 dall’Obbedienza per sei anni al Serafico Seminario dei Padri Cappuccini di Gela in qualità di assistente spirituale per i primi tre anni , dal 1955 al 1958 fu eretto Direttore del Seminario e Padre Guardiano del Convento Serafico dei Padri cappuccini di Gela
( Caltanissetta ) . Fu eletto come definitore nel direttivo provinciale dei Padri cappuccini della provincia monastica di Siracusa per un sessennio .Nel 1956 , fu destinato al Convento di Ferla ( provincia di Siracusa ) . L’antica rettoria della Chiesa di Santa Maria di Gesù , già dei Padri francescani Minori , era affidata ad un sacerdote di Ferla , Don Militto , Sacerdote di Santa Vita , fine Teologo e docente presso il Seminario Arcivescovile di Reggio Calabria . Fu proprio Don Militto , prevedendo la fine della sua vita terrena , a consegnare l’Antica Rettoria di Santa Maria di Gesù ai Padri cappuccini di Ferla , convinto com’era che quella Chiesa , Prezioso Scrigno dove si venera il Prodigioso e Serafico Crocifisso ligneo scolpito da Frate Umile da Petralia rinomata per la Santità di vita dei Frati Francescani Minori che dimoravano nel Convento annesso per tanti anni e poi soppresso iniquamente dalle leggi del novello regno italico unito : “ decise che a succedergli fossero i figli del Serafico San Francesco ”
Alla morte di Don Militto , la Rettoria fu affidata ai Padri Cappuccini di Ferla , esaudendo non solo i voti accorati di Don Militto e dell’intera popolazione Ferlese , ma anche quelli del Serafico Crocifisso ligneo , opera di un Fraticello Francescano .
Del resto Santa Maria di Gesù di Ferla non poteva non tornare ad essere Officiata dai Francescani .
La Rettoria di Santa Maria di Gesù fu inizialmente affidata alle cure di Padre Aurelio ,Cappuccino . Successivamente , su decisione dell’Arcivescovo di Siracusa , venne eletto Rettore a Vita il Padre Guglielmo Maria Raele .
L’oggi : Il Convento dei Padri cappuccini di Ferla , da tre anni è stato chiuso , non se ne conosce il motivo e il perché i superiori Cappuccini abbiano deciso di chiudere la comunità conventuale , dato che a Ferla è presente un bel gruppo di Terziari Francescani .
Il Padre Guglielmo con le sue 95 primavere , ha deciso di restare a Ferla e di vivere , in un’ala del convento a lui destinata con le Suore Contemplative di Don Divo Barsotti , alla quali è stato concesso buona parte del convento in comodato d’uso . Il Padre Guglielmo Maria è ancora Rettore della Chiesa di Santa Maria di Gesù, suppongo che egli appartenga alla fraternità conventuale dei Frati Cappuccini di Sortino ,tant’è che proprio un religioso di santa vita , Padre Fiorenzo ,appartenente alla fraternità di Sortino ,raggiunge Ferla sovente , sia per stare vicino a Padre Guglielmo, sia per guidare la comunità Ferlese del Terz’Ordine e il Gruppo di Preghiera Padre Pio Speranza nella Chiesa di Santa Maria di Gesù.
Su Padre Guglielmo ancora tanto si potrebbe scrivere , ma egli è tanto restio che si parli di lui e della sua vita . Con molta difficoltà ho appreso da lui le poco notizie che ho voluto qui scrivere .
Non è facile descrivere e parlare di un religioso Cappuccino di Santa Vita ,Padre Guglielmo malgrado la sua venerata età , non si è mai tirato indietro , è sempre generosamente dedito alla cura della Rettoria di Santa Maria di Gesù .
Egli è consapevole che quando l’Arcivescovo di Siracusa volle eleggerlo “ Rettore a Vita “ , fu la stessa e identica Volontà del Sommo e Infinito Bene e come tale Padre Guglielmo onora questa Volontà Divina ogni giorno , non badando all’età .
Sempre , allo stesso orario , egli è condotto in auto da un volontario Terziario Francescano , dal Convento alla Rettoria per celebrare la Santa Messa . Nulla lo ferma , nemmeno il rigido inverno di Ferla , ne il caldo torrido estivo . La sua persona è sempre curata mai trasandata , ordinata e preciso in tutto , legato al suo Abito Francescano che indossa sempre con tenera devozione , abito sempre pulito , profumato di bucato appena fatto ,sempre in ordine .
Quando all’orario stabilito egli entra nella Rettoria di Santa Maria di Gesù, non dimenticando mai di salutare l’effige di Sant’Antonio di Padova , poi quella di San Francesco e di San Pio da Pietrelcina .
Poi , giunto all’Altare dinanzi al Serafico Crocifisso ligneo , egli vi posa il suo sguardo che ha conservato tutta la sua purezza e il candore giovanile . Come un fanciullo egli posa i suoi occhi sul Serafico Crocifisso , pare che non abbia mai finito di contemplarlo.
Se capita talvolta che un giovane lo sorregge per accompagnarlo fino in sacrestia , il Padre guardando il Crocifisso si volge verso il suo accompagnatore per dire con robustezza : << ehi tu , hai guardato bene ? Hai visto bene davanti a chi ti trovi ? >> ; e assicuratosi che il suo accompagnatore ha fatto la sua dovuta riverenza davanti al Serafico Crocifisso , affretta il suo passo verso la sacrestia , raggiunta la quale , inizia a prepararsi nella preghiera silenziosa alla Santa Messa .
Guardando il Padre Guglielmo , non si può rimanere grati al Sommo e Infinito Bene per ciò che ha operato in questo degno figlio di San Francesco , non si può non essere grati a tutti quei religiosi Cappuccini che tanti anni fa ne ebbero in cura la sua formazione spirituale e umana : “ ecco un capolavoro di Santità vivente “ !
Ecco come si fanno i Santi , ecco la dimostrazione che solo una vita consacrata fedele alla Santa Regola , una vita autentica religiosa produce frutti abbondanti non solo per il religioso ma specialmente per il bene delle anime .
Guardiamo ai veri imitatori del Divin Maestro , solo loro sono capaci di condurci a Lui . Pensate alla numerosa schiera di Beati e Santi dell’Ordine Serafico Francescano : Uno su tutti San Pio da Pietrelcina .
Si preferisce oggi presentare la vita dei santi , anche attraverso fiction televisive , eliminando tutta l’ascesi e la vita interiore che quei Santi hanno vissuto per amore di Dio .
Di San Francesco ormai da un trentennio , si è fatto l’icona dell’ecologista ante litteram , l’uomo di pace , l’uomo che lottò ( ? ) contro i potenti , l’uomo dei balletti e delle danze scomposte , l’uomo innamorato di Santa Chiara .
Ma di Francesco con le Stimmate ?
Di Francesco della vita austera piene di digiuni e di penitenze ?
Di Francesco Obbediente al Papa ?
Di Francesco devoto alla Liturgia Romana e della lingua Latina come lingua della Chiesa capace di unire uomini e donne di diversa cultura e provenienza ?
Di Francesco innamorato della Vergine Santissima ?
Di Francesco uomo Contemplativo ?
Ecco allora che occorre ricucire e ridare alla storia e alla storia dei Santi la verità , quella che è stata , ciò che di bene hanno portato alla Chiesa e al popolo di Dio .
Talvolta guardare al passato , al nostro passato , serve a costruire il domani senza smanie riformatrici o di adattamento alle cose del mondo che passano e sono solo un pugno di cenere .
Guardare , e io ho questa fortuna , a Padre Guglielmo Maria Raele , perfetto Religioso Francescano , mi da la possibilità di vedere ciò che è la vita Francescana così come la voluta e vissuta il Serafico Padre San Francesco .
Traggo da questo umile Frate tanti concreti esempi , buoni esempi che io cerco di vivere nella mia vita di Terziario Francescano Cappuccino . Ognuno di noi vive là dove il Signore lo ha posto , per me il Sommo e Infinito Bene ha voluto che io vivessi da laico , sposato e padre di due bimbe . Il religioso , se credibile , può dare tantissimo alla nostra vita spirituale laicale , nel pieno rispetto dei Carismi propri e della Vocazione ricevuta .
Non c’è di bisogno di mescolare vita religiosa con vita laicale : solo nel pieno rispetto della propria identità si può , con la Grazia di Dio , camminare sulle vie della Santità .
Possa il Signore ricompensare ampiamente il Padre Guglielmo Maria Raele ,
degno figlio del Serafico Padre San Francesco .

A distanza di tre anni 01 Ottobre 2011 , le Suore Contemplative di Don Divo Barsotti sono andate via da Ferla e sono ritornati di nuovo i Padri Cappuccini . Le Suore in questi tre anni hanno avuto cura del Padre Guglielmo , accudendolo con Amore data la sua Venerata età di 96 anni .
Il Padre Guglielmo è stato per le Suore : Confessore , Padre e Guida e l’Amore del Crocifisso è stato trasmesso tramite questo Grande Sacerdote e Figlio Autentico del Serafico Padre San Francesco . Il Padre Guglielmo attraverso la Volontà SS. Di Gesù è stato Sacerdote Autentico fino alla fine del Suo Mandato Divino con la venuta del Nuovo Rettore e Responsabile della Chiesa Serafica , Santa Maria di Gesù , del Padre Fiorenzo da Sortino ( SR ) Cappuccino , accettando con la Volontà SS del Crocifisso attraverso l’Arcivescovo di Siracusa .
Sia Lode al Signore , per questa Grande Grazia che il paese di Ferla ha ricevuto dal Sommo e Infinito Bene .


Anniversario della Professione Religiosa di
Padre Guglielmo Maria Raele OFM Cappuccino ,
Anno del Signore 17 Settembre 2011 ,
In Impressione Ss. Stigmatum S. P. N. Francisci Conf.
compie 80 anni di Professione Religiosa di Vita Consacrata a Gesù Croifisso . Stasera nell'Antica Rettoria di Santa Maria di Gesù di Ferla ( SR ) , il Padre Guglielmo , ha Celebrato il Santo Sacrificio Dolce Olocausto dell'Altare , con il Padre Fiorenzo da Sortino OFM Cappuccino , nuovo Rettore e Responsabile della Detta Rettoria . La Grazia del Crocifisso che in Padre Guglielmo si è Manifestata , anche a noi popolo ferlese : << Con il nuovo Amministratore , cioè la NON CHIUSURA dell'Antica Rettoria e la CONTINUITA' della Santa Messa giornaliera , Amministrata da un Frate Francescano , perchè la CHIESA è FRANCESCANA dal 1409 anno di fondazione , ad opera del Padre Antonino Milone OFM Riformato , che fu il Confessore della Regina Bianca di Catania , sposa del Re Filippo >> .
Padre Guglielmo data la sua Venerata età di 96 anni e 73 di Sacerdozio , non è mai venuto meno alla Sua Chiamata Sacerdotale , Amminastrando , l'Amore del Cristo Povero Morto in Croce , ad ogni anima affidata a lui da Gesù da Giuseppe e da Maria ( la nostra Trinità Terrestre ), con la Confessione , con la Carità e con la Misericordia , che un Autentico Figlio dell'Ordine Serafico , abbia Obbedito all'Unica Regola , nel Professare con il Sacrificio : << Il Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo il Crocifisso >> .
Il Padre Guglielmo è un Modello di Vita , spesa per il Bene del prossimo , che ogni Religioso , ogni Sacerdote e noi laici , dovremmo tutti Imitare . Fedele alla Regola e mi viene di pensare un episodio avvenuto 3 anni fa nel mese di Agosto , dove il caldo era insopportabile , ed io gli dissi che non si doveva mettere la casula , lui mi rispose :
<< Figlio mio tutte le nostre Sofferenze a Gloria di Dio ! >> .
Data la sua venerata età , ricca di Saggezza , il suo Amore si riflette nei suoi occhi nel Contemplare il Crocifisso e la Vergine Maria . Il Crocifisso dall'Albero della Santa Croce di Santa Maria di Gesù , riflette nel nostro animo e cuore , la Saggezza del Padre Guglielmo , nell'Amare ( Padre Guglielmo Maria ) la Madonna Madre Sua e madre nostra : << é un Santo >> .
La sua Preghiera è stata e sarà ancora Profumo d'Incenso , al Cospetto del Crocifisso della Vergine Maria e del Grande Patriarca San Giuseppe , per i Bambini , per i giovani per gli adulti e per gli anziani .
Padre Guglielmo è STATO e SARA' per SEMPRE per il paese di Ferla ( SR ) un PILASTRO di SANTITA' della FEDE con Carisma Francescano Cappuccino .
Possanno tutti i Santi dell'Ordine Serafico , in questo giorno di Festa " In Impressione Ss Stigmatum S. P. F. Francisci Conf " , Intercedere per questo loro Confratello , Elevarlo alla Santità Serafica , come il Padre Guglielmo stesso si è Sacrificato attraverso il Santo Vangelo e Sacrificandosi ancora con la Preghiera Orante , per il BENE e la SALVEZZA delle ANIME , a lui Affidate dal SOMMO e INFINITO BENE . Pax et Bonum .

Grazie Gesù Crocifisso , abbi pietà di noi poveri peccatori che spesso niente sappiamo fare e illudendoci di quei beni materiali che spesso la vita ci offre .

Iesum cruènto stìpiti
Fixum crucis , sub àspero
Francìscus orans vèrtice ,
Ardens amòre cògitat .
Utràmque , clamat , fèrreis
Clavis manum quis sàuciet ,
Meùmque diro lànceae
Mucròne pectus vùlneret ?
Illi ex olympi cùlmine
Quino rùbescens vùlnere ,
Alìsque amìctus Sèrafhim ,
Repènte Christus àdvolat .
Et quina torquens spìcula ,
Mànsuro in aevum Stìgmate ,
Manus pedèsque làrgiter ,
Pectùsque amàntis cònfodit .
Quid tunc tibi solàcii ,
Maeròris aut quid òbtigit ,
Francìsce ? Amòris fòrtior ,
Dolòloris an sensun , latet .
Iesu , tibi sit glòria ,
Qui te revèlans pàrvulis ,
Cum Patre , et almo Spìritu ,
In sempitèrna sàecula .
Amen .


LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano