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mercoledì 1 febbraio 2012

Santa Maria Maravillas de Jesus , Cristo unica Ragione di vivere . - Parte Quarta .




SANTA MARIA MARAVILLAS DE JESUS , 
Carmelitana Scalza .

PARTE TERZA

“ ALTRE FONDAZIONI ”

Il 1° Dicembre 1944 si inaugurò il Carmelo di Mancera de Abajo ( Salamanca , Diocesi di Avila ) . Lo si fece senza averlo programmato . Come mai ? La Madre pensava di fare la fondazione di Duruelo ( Avila ) : un luogo disabitato , una solitudine tra querce , un luogo storico del Carmelo : il 28 Novembre 1568 , il Padre Antonio di Gesù e il Santo Padre Giovanni della Croce vi avevano la Riforma degli Scalzi . Vicino c’era il paese di Mancera , dove si era trasferita l’Antica Comunità di Duruelo un anno e mezzo dopo la Fondazione . Era anch’esso un luogo ugualmente sanjuanista . Il Convento di Mancera si trasferì poi ad Avila nel 1600 . In seguito i Padri tornarono a costruire un piccolo Convento in Duruelo . Con l’esclaustrazione del 1836 essi scomparvero e a Duruelo rimase solo una parte di Convento . Quando la Madre volle comprare il terreno , non poté farlo : il costo era molto alto . Allora si decise per Mancera . Anche se non rimaneva che l’orto , il posto era lo stesso importante e l’acquisto ragionevole . La Madre arrivò a Mancera per la prima volta il 29 Settembre 1943 . L’accompagnavano le Suore Dolores di Gesù e Isabella di Gesù , quest’ultima un “ architetto ” improvvisato , che disignerà i piani di ciascuna fondazione . Incontrò un capomastro , un giovane di Penaranda de Bracamonte , Manuel Martinez Mulas , che fu presente , anche dopo , in quasi tutte le Fondazioni . Bisognava andare e venire a vedere i lavori , prendendo il treno degli operai al mattino , per tornare ogni volta a mezzanotte .
Stipati , in piedi , essi parlavano gentilmente con loro : così molte volte . Finché il 27 Aprile 1944 se ne uscì definitivamente dal Cerro e traslocò a Mancera , passando per Las Batuecas , dove la richiedevano per risolvere certi loro problemi . All’uscire dal Cerro , Benedisse le sue Figlie con un Bambino Gesù , detto “ el Priorito ” il Piccolo Priore , che lasciò in mano alla Madre Maddalena dell’Eucaristia , che restava a capo della comunità . Grande fu l’emozione . La Madre se ne andò dal Cerro alcuni giorni prima del previsto , poi in Madrid ; sapendo che partiva , c’era stato un piccolo movimento per impedirlo . Andava a nascondersi in un paesino piccolo e lontano . Così pensava lei .
L’inaugurazione definitiva del Carmelo di Mancera fu fatta il primo Dicembre e fu presieduta dal Vescovo di Salamanca ( che prima era stato Vescovo di Coria-Càceres ) , che tanto la stimava fin dal tempo di Las Batuecas .
Mancera venne su secondo i desideri della Madre ( il Cerro invece non tanto) : molto modesto , piccolino , in povertà . Gli acquisti degli alimenti e i vari conti fanno sorridere . C’era Madre Maddalena del Cerro , che era attenta ed era la provvidenza , perché non mancasse l’indispensabile . Ma la vita era dura per il freddo , le nevicate di Mancera . Si puntava sul lavoro dei telai : “ Siamo povere e dobbiamo lavorare ” . Nell’intervento del 1945 Madre Maravillas offrì al paese alcune missioni che lo rinnovarono . Era importante anche quest’opera .
Intanto si assicurò anche il Duruelo . Il podere era stato diviso in tre appezzamenti , e se ne poteva comperare uno con una parte di quello che era stato il Convento , la parte acquistata dalla federazione Cattolica agraria di Avila . Mulas si incaricò della gestione e Madre Maddalena della ricerca del denaro . I lavori incominciarono il 15 Agosto del 45 e durarono fino al Luglio del 47 . Nel frattempo la Madre dovette fare molti viaggi tra Mancera e Duruelo , su di un auto scassata e con un percosso infernale , pantano in inverno e polvere in estate , dovendo a volte scendere perché la vettura potesse superare le buche . Viaggi come quelli della Santa Madre Teresa . Alla fine tutto fu pronto . Il 19 Luglio partirono da Mancera Madre Maravillas e le sue Monache sulla strada di Duruelo . Andavano a piedi con a capo il Generale dell’Ordine Padre Silverio . Questi se ne andava entusiasta ed emozionato per i ricordi di quei posti . Il giorno seguente , Festa di Sant’Elia , ebbe luogo l’inaugurazione ufficiale . Dalla Chiesa di Bercimule , che dista tre chilometri , si portò processionalmente il SANTISSIMO SACRAMENTO fino a Duruelo , nelle mani di Padre Silverio . In testa a tutti , il Vescovo di Salamanca . Fu un GIORNO di GLORIA .
La Madre era “ umiliata ” dagli elogi che si fecero nel decorso . Il Colombaio di Duruelo era ancora più piccolo che mai : l’iedale della Madre . SOLITUDINE TOTALE , querce , la “ Fonte del Santo ” , il torrente Almar ; come luce solo quella della lanterna , praticamente neanche sentieri , isolate .
Ma la Madre neppure a Duruelo potè evitare che le sue Figlie la Volessero Priora . E lei a lavorar sodo nell’orto e ai telai , a sopportar freddo e caldo , ad amare…
Madre Maravillas vi si trovava “ ESTASIATA ” .

Per dare un’idea un po’ migliore dell’animo di questa donna , inserisco alcuni frammenti di lettere di questi tempi di Duruelo . Sono molto simili a quelle semplici , di Santa Teresa : spontanee , trattano di cose Spirituali e materiali , di tutto .

“ Importantissimo . Se voi conservate le lettere che vi scrive la vostra madre , ebbene , Figlie , non lo potrò tornare a scrivere , o se lo faccio , compierò quelle di Madame de Sevigné , perché non ho tanta umiltà perché arrivino ai posteri , cos’ Divinamente scritte … Bene - ora parlo seriamente - non fate stupidaggini , capito ? ” . ( Lettera a Madre Maddalena dell’Eucaristia , 7 Aprile 1946 ) .
“ Poiché lo si va raccontando , minutamente , non vi dico nulla perché ho molto altro da dire . Solo che la venuta all’alba del nostro Padre Generale , la Messa e i Vespri non li dimenticheremo per tutta la vita . Voglia il Signore che sappiamo ringraziarlo per tanti benefici , e incominciamo a servirlo e ad Amarlo con tutta l’anima , essendo noi , come si dice in una canzone del Cerro , un gruppetto di anime fedeli , un gruppetto di amici che lo consolano , un Nido d’Amore , un orto rinchiuso per il suo Cuore solo e disprezzato ” .
“ Il piccolo Monastero è una Meraviglia . Siccome è così bisogna osservare uno stretto silenzio , e fa una devozione , tutto così povero , così silenzioso , così piccolo ! ” ( Lettera a Madre Mercedes del Sacro Cuore , 25 Luglio 1947 ) .
“ E’ certo che qui a Duruelo si sta benissimo . Quello che incanta veramente , è che non c’è dubbio che siamo tutte contentissime in questa Solitudine . Abbiamo un tale eremitaggio nell’orto che non ho visto una cosa somigliante e non so che cos’è questo che si nota , quel “ non so che ” come direbbe il nostro Santo Padre . Ci costa moltissima fatica lavorare l’orto , è molto selvatico e quest’anno non so se lo lasciamo così , perché siccome non c’è luce elettrica , non c’è acqua per irrigarlo , ci fa pena rovinarlo . Pregate molto , perché sappiamo approfittare di questa Grazia di vivere a Duruelo , che se anche se il posto no dà la Santità , ci sprona molto il pensiero di come vivrebbero qui quegli Antichi Padri , e soprattutto il nostro Santo Padre . ( Lettera alla Madre Mercedes del Sacro Cuore , Gennaio 1948 ) .
“ E’ una Provvidenza di Dio il modo in cui viene incontro a queste case della Madre sua in tutto il necessario . Immagini come viviamo e senza un centesimo . Si può ben dire che spendiamo solo per mangiare , proprio perché altra cosa non sciupiamo se non il carburo per illuminare , il petrolio per il motore , il pane , l’olio , il vettovagliamento e il pesce . Abbiamo chiesto e ci hanno mandato del “ castaneta ” ( tipo di pesce ) che è buonissimo e che costa al chilo cinque e novanta , e “ chicarros ” a due pesetas . Ci sono costati , i ventitre chili , cento e otto pesetas , e ne abbiamo in abbondanza per tre volte , compresi il cappellano , quelli di fuori e tutti ” . ( Lettera a Madre Maddalena dell’Eucaristia , 15 Ottobre 1948 ) .
“ L’orto è un sogno tutto coperto di fiori di campo , però messi come un vero tappeto . Averlo lasciato così , completamente selvaggio , costituisce il suo grande incanto ” . ( Lettera alla stessa , 4 Giugno 1948 ) .
“ La verità è che questa vita è niente . Che letizia viverla bene , poiché , in cambio , ci può dare un immenso tesoro , come l’unirci con il nostro Dio e quale desiderio di approfittare di tutti i momenti di essa ! Ma realmente non so come ci affanniamo poi per le creature , se non per compiere la sua Adorabilissima Volontà e accontentarlo , occupandoci solo di questo , per guadagnargli anime , in cui Egli ponga le Sue Delizie ( … ) Dio vi ricompensi per i saporitissimi fagiolini . Come sono buoni ! ” . ( Lettera a Madre Mercedes del Sacro Cuore , 31 Luglio 1948 ) .
“ Sì abbiamo nostalgia del nostro Cerro e della nostra Madre , e delle nostre Sorelle , però siamo entusiaste di offrire tutto , Cerro e Monache , al mio Cristo , che è più Bello del sole e in Lui non si trova solo il Vero Calore , ma tutto quello che si può desiderare . Che scoperta vero ? ” . ( Lettera a Madre Maddalena dell’Eucaristia , 22 Dicembre 1949 ) .






El Priorito immagine di Gesù Bambino lascito dalla Madre Maravillas al Monastero del Cerro , San Giovanni della Croce e Santa Teresa Davila .



LAUS DEO 

Pax et Bonum

Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano

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La sua vita è stata scritta dal Padre Baldomero Jimènez Duque , Carmelitano Scalzo “ Cristo unica Ragione di vivere ” .
Traduzione del Padre Vincenzo Prandomi a cura della Postulazione Generalizia OCD .