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giovedì 2 agosto 2012

SANTA MARIA DEGLI ANGELI ALLA PORZIUNCOLA . A. D. 2012



SANCTAE MARI’AE DE ANGELIS 
VEL DE PORTIUNCULA .


SMESSO L’ABITO SECOLARE RIPARA LA CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI ALLA PORZIUNCOLA ; POI SENTENDO LEGGERE UN BRANO EVANGELICO , LASCIA OGNI COSA E INVENTA L’ABITO DEI SUOI FRATI .

FF 354 . Smesso l’abito secolare e restaurata la predetta Chiesa , il Servo di Dio si portò in un altro luogo vicino alla città di Assisi e si mise a riparare una seconda Chiesa in rovina , quasi distrutta , senza interrompere la buona Opera iniziata prima di averla condotta completamente al termine .

Lamentazioni di Geremia 2, 7
Il Signore rigettò il suo Altare , maledisse il suo santuario ; consegnò in mano ai nemici le mura delle sue torri ; alzarono voci nella Casa del Signore , come un dì Solenne .

FF. 355 . Poi si trasferì nella località chiamata Porziuncola , dove c’era un Antica Chiesa Costruita in Onore della Beata Vergine Madre di Dio , ormai abbandonata e non curata da nessuno . Vedendola il Santo di Dio in quel misero stato , mosso a compassione , anche perché aveva Grande Devozione per la Madre di Ogni Bontà , vi stabilì la sua dimora e terminò di ripararla : era il terzo anno della sua conversione . L’Abito che egli portava in quel tempo era simile a quello degli Eremiti , con una cintura di cuoio , un bastone in mano e sandali ai piedi .

Lamentazioni di Geremia 2, 8
Il Signore decide di abbattere il muro della Figlia di Sion ; stese la corda e non ritrasse la sua mano della demolizione ; l’antemurale fu in lutto col muro e insieme è stato rovesciato .

FF. 356 . Ma un giorno , in cui in questa Chiesa si leggeva il Brano del Vangelo relativo al mandato affidato agli Apostoli di Predicare , il Santo , che era presente e ne aveva intuito solo il senso generale , dopo la Messa pregò il Sacerdote di spiegargli il passo . Il Sacerdote glielo commentò punto per punto e Francesco , udendo che i Discepoli di Cristo non devono possedere né oro , né argento , né denaro , né portare bisaccia , né pane , né bastone per via , né avere calzari , né due tonache , ma soltanto Predicare il Regno di Dio e la penitenza , subito esultante di Divino Fervore esclamò :
<< Questo voglio , questo chiedo , questo bramo di fare con tutto il cuore ! >> .
Si affretta il Padre Santo , tutto pieno di gioia , a realizzare il salutare ammonimento ; non sopporta indugio alcuno a mettere in pratica fedelmente quanto ha sentito : si scioglie immediatamente dai piedi calzari , abbandona il suo bastone , si accontenta di una sola Tunica , sostituisce la sua cintura con una cordicella . Da quell’istante confeziona per sé una veste che riproduce l’Immagine della Croce , per tenere lontane tutte le seduzioni del demonio ; la fa ruvidissima , per Crocifiggere la carne e tutti i suoi vizi e peccati , e talmente povera e grossolana che il mondo non avrebbe potuto desiderarla .

Galati 5, 24
I seguaci di Cristo Gesù hanno Crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze .

FF. 357 . Con somma cura e devozione si impegnava a compiere gli altri insegnamenti uditi . Egli infatti non era stato un ascoltatore sordo del Vangelo , ma , affidando a un’encomiabile memoria tutto quello che ascoltava , cercava con ogni diligenza di eseguirlo alla lettera .

Lamentazioni di Geremia 3, 1
Io sono l’uomo spettatore della mia miseria sotto la verga del Suo sdegno .

FF. 1072 . Dopo questi avvenimenti Francesco , Pastore del piccolo gregge , guidato per Grazia Divina , condusse i suoi dodici Frati a Santa Maria della Porziuncola , perché voleva che l’Ordine dei Minori crescesse e si sviluppasse , con l’Aiuto della Madre di Dio , là dove , per i Meriti di LEI , aveva tutto INIZIO .

Luca 12, 32
Non temete , o piccolo gregge , perché piacque al Padre vostro dare a voi il Regno .

FF. 1413 . Una volta andava solingo nei pressi della Chiesa di Santa Maria della Porziuncola , Piangendo e lamentandosi ad alta voce . Un uomo pio e Spirituale , udendolo , suppose ch’egli soffrisse di qualche malattia o dispiacere e , mosso da compassione verso di lui , gli chiese perché piangeva così .
Disse Francesco : << PIANGO LA PASSIONE DEL MIO SIGNORE , E PER AMORE DI LUI NON DOVREI VERGOGNARMI DI ANDARE GEMENDO AD ALTA VOCE PER TUTTO IL MONDO >> .
Allora anche quell’uomo cominciò a piangere insieme a lui ad alta voce .
Spesso , alzandosi dall’orazione , aveva gli occhi che parevano pieni di SANGUE , tanto amaro era stato il suo piangere . E non si affliggeva solo con le lacrime , ma in MEMORIA della PASSIONE DEL SIGNORE , si asteneva anche dal mangiare e dal bere .

Ezechiele 27, 30-31
E urleranno sopra di te con gran voce , e strideranno amaramente , e getteranno polvere sulle loro teste e si cospargeranno il capo di cenere , si scrineranno le teste per te e si avvolgeranno nei cilizi , e amareggiati nell’anima ti piangeranno in un duolo amarissimo .


Eccli. 24, 21-31
<< Ego quasi lìbanus non incìsus vaporàvi habitatiònemm meam , et quasi bàlsamum non mistum odor meus . Ego quasi terebìnthus extèndi ramos meos , et rami mei honòris et gràtiae . Ego quasi fructicàvi suavitàtem odòris ; et flores mei fructus honòris et honestàtis . Ego mater pulchrae dilectiònis , et timòris , et agnizioni , et sanctae spei . In me gràzia omnis viae et veritàtis ; in me omnis spes vitae et virtùtis . Transìte ad me , omone et a generatiònibus meis implèmini ; spiritus enim meus super mel dulcis , et herèditas mea super mel et favum . Memòria mea in generatiònes saeculòrum . Qui edunt me , adhuc sìtient ; et qui bibunt me , non peccàbunt : qui elùcidant me , vitam aetèrnam habèbunt >> .

Ecclesiastico 24, 21-31
<< E come storace e galbano e onice e mirra stillante e quasi balsamo senza mistura è l’odor mio . Come un terebinto distesi i miei rami e i miei rami son rami di Gloria e di Grazia . Come una vita feci sbocciare soavità di profumo , e i miei fiori
( divennero ) Frutti di Gloria e di Ricchezza . Io sono la Madre del Bello Amore , del timore della scienza e della Santa Speranza . In me è ogni Grazia di Via e di Verità , in me ogni speranza di vita e di virtù . Venite a me , o voi tutti che mi che mi desiderate , e saziatevi de’ miei frutti . Perché il pensare a me è dolce più del miele , e il possedermi , più del miele e del favo : la mia Memoria si perpetuerà nella successioni de’ secoli . Quei che mi mangiano , avranno ancor fame , e quel che mi bevono , avranno sete ancora . Chi mi ascolta , non avrà più da arrossire , e quei che operano servendosi di Me , non peccheranno : quelli che mi mettono in Luce , avran la Vita Eterna >> .

            Amen

LAUS  DEO
 
Pax et Bonum
 
 
Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano