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lunedì 19 novembre 2012

PADRE FRANCESCO DI AVOLA PROVINCIALE , PADRE LUIGI DA MALTA PREDICATORE , FRA MICHELE DA CALTAGIRONE LAICO E PADRE GIACINTO DA PALAZZOLO ACREIDE PROVINCIALE , CAPPUCCINI .


MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .


PADRE FRANCESCO DI AVOLA PROVINCIALE , PADRE LUIGI DA MALTA PREDICATORE , FRA MICHELE DA CALTAGIRONE LAICO E PADRE GIACINTO DA PALAZZOLO ACREIDE PROVINCIALE , CAPPUCCINI .

Dopo il Padre Angelo Caprera che morì il giorno 1° Marzo del 1734 , illustrò il Convento di Avola e l’intera Provincia il PADRE FRANCESCO , che si segnalò per illibati e Santi costumi , per immensa erudizione Sacra e profana , per PROFONDA Dottrina e per diversi Offici che gli furono affidati .
Egli portò a compimento il nuovo Convento della sua Patria , che l’antico era stato distrutto dal terremoto del 1693 , mercè la costruzione di un dormitorio , e fornì la Chiesa di quanto le mancava , Arredi Sacri , utensili e altro .
Nella Religione occupò con ONORE diversi Posti , e fu Lettore , definitore , Missionario Apostolico , Provinciale , Commissario e Visitatore Generale nelle Provincie della Calabria .
In ognuna di queste Cariche era suo unico impegno la sua regolare osservanza di cui DAVA PROVE in se stesso con la PRONTA OBBEDIENZA , L’ASSOLUTO DISTACCO D’OGNI COSA , L’ESIMIA CASTITA’ E LA FEDELE ESECUZIONE DEI PROPRI RELIGIOSI DOVERI .
In Napoli si DISTINSE in maniera tale che DIVENNE CARO ED ACCETTO AL SOVRANO allora regnante , del quale OTTENNE singolari favori per sé e la sua povera famiglia , a cui venne fatto un assegno per l’onesto mantenimento a carico dello Stato .
Gli eredi di tale famiglia chiamati Di Maria godettero per molti anni di tale rendita , benché COL VOLGERE DEL TEMPO SIANO DIVENUTI RICCHI E POTENTI .
Questo Dotto Padre passò a miglior VITA nel 1775 , dopo di avere pubblicate per le stampe le seguenti Opere :
1 ) Ibla Rediviva - Descrizione Istorica della florida Ibla Maggiore , una delle più vetuste Città del Regno di Sicilia , dalle cui rovine è Risorta Avola , oggi esistente . Un vol. in ottavo grande di pag. 163 stampato nel 1745 in Caltagirone nelle stanze dell’illustrissimo Senato per Simone Trento . Appena fu data alla luce quest’Opera , comparve un opuscoletto stampato in Palermo col titolo : Disabbaglio al Leggitore dell’Ibla Rediviva , con cui si faceva una critica in forma di satira vigliacca ed insolente al nostro Autore .
FU ALLORA CHE IL PADRE FRANCESCO IN DIFESA DI QUANTO AVEVA SCRITTO PUBBLICO’ UN ALTRO LAVORO CON IL TITOLO :
2 ) Difesa dell’Ibla Rediviva , ovvero dell’Ibla Maggiore , oggi Avola . Risposta Apologetica contro le calunnie e maldicenze di Nicolò Tademo e di Ludovico Capponetta , critici di finto nome anagrammatico . Nelle stanze dell’Illustrissimo Senato per Simone Trento 1749 . Un vol. ottavo grande di pag. 279 . In quest’Opera il Padre Francesco mostra più che altrove la vastità della sua erudizione e la sua logica assai stringente .
Quand’egli fu costretto a scrivere la difesa della SUA IBLA REDIVIVA e mandarla alle stampe per fare ammutolire i suoi detrattori , aveva per le mani un altro lavoro molto interessante , cioè la STORIA ECCLESIASTICA DI TUTTA LA CHIESA SICILIANA , che si ignora se poi abbia compiuto e mandato alle stampe .
3 ) Dilucidazione del Trattato della regolata Devozione dei Cristiani . Siracusa 1772 coi tipi di Francesco Puleo . Vol. 1° in ottavo di pag. 276 . E questo una confutazione di alquanti errori degli eretici intorno alla stessa Devozione .
4 ) Discorso Accademico sulla prosperità di un Regno . Fu LETTO questo discorso innanzi ad un Congresso di Dotti Religiosi e Secolari in Lentini in occasione del Capitolo Provinciale ivi tenutosi , e quindi stampato con l’aggiunta di parecchi Sonetti e di altre Poesie che vi furono Recitate dai vari membri di quella dotta assemblea .


Aggiungiamo ora due parole per il PADRE LUIGI DA MALTA , quali troviamo registrate in Latino nell’Opera del Padre Bernardo da Bologna che tratta del nostro Scrittore .
Egli lo ricorda con AMMIRAZIONE , COME UN FRATE VERSATO IN TUTTO LO SCIBILE E LO DICE PREDICATORE , FILOSOFO , TEOLOGO , STORICO , MATEMATICO , GEOMETRA , GEOGRAFO ED ARCHITETTO .
Ci fa sapere che fu CELEBRE NEL DISEGNO SINO A DELINEARE CON LA PENNA ALCUNI PROSPETTI CHE SEMBRAVANO SCOPITI AD INCISIONE , E CHE SI SEGNALO’ TALMENTE NELLA PITTURA , QUASI CHE’ AVESSE FATTI I SUOI STUDI UNICAMENTE INTORNO A QUEST’ARTE .
Con tutta PERFEZIONE infatti DIPINSE certe immagini in miniatura .
Deplora però che egli si sia trovato in una Provincia ove allora mancavano le tipografie , onde non ebbe alcuna spinta a scrivere , ne tutto quello che scrisse , poté pubblicare .
Però in Palermo nel 1740 presso l’Orlando stampò un Opera con il Titolo :
<< Pianta e prospettiva del territorio e della città di Mineo , con una succinta descrizione dell’antichità e preminenza di detta città , cavata da Diodoro Siculo e da molti monumenti >> .
Nella nostra biblioteca di Noto si conserva un suo Manoscritto intitolato :
<< Compendio della Geografia Universale tradotta dal Francese con l’aggiunta di un lungo Trattato cosmografo del Regno d’Italia e delle Isole adiacenti >> .
Altro suo Manoscritto di molto lavoro e di gran pregio egli lasciò .
<< Era un Elucidarium Biblicum sive sacrorum Bibbliorum Concordantiae nova methodo illustratae et coordinatae , ubi moralia , historica , geographica et grammaticalia omnia , quae in Bibliis occurrunt , exponuntur >> .
Nel necrologico della Provincia non avendo potuto trovare l’anno della morte in cui passò all’altra VITA questo Dotto Padre , ci siamo convinti che egli morì in qualche altra Provincia , onde , solo per ricordarlo , ne abbiamo fatto memoria in questo luogo .


Nel sopraddetto anno 1775 , il 3 Novembre , morì pure con FAMA DI SANTO FRA MICHELE DA CALTAGIRONE , nel secolo di cognome Vacirca .
Nella patria aveva occupato pubblici impieghi , ma chiamato da DIO ABBANDONO’ TUTTO ed entrò nella nostra umile Congregazione per attendere solamente all’affare IMPORTANTISSIMO DELL’ETERNA SALUTE . Contava allora 32 anni .
Avendo una sufficiente istruzione poteva essere ammesso come Chierico per salire poi al Sacerdozio , ma non volle per Spirito di umiltà , contentandosi di essere ricevuto come Laico ; nella quale CONDIZIONE fu da tutti AMMIRATO come ESEMPLARE di Modestia , di mansuetudine , di penitenza , di dolcezza , onde i nobili stesso facevano a gara per ONORARLO .
Il vederlo MENDICARE di porta in porta per lo spazio di 30 anni era per tutti UNA GRANDE LEZIONE DI DISPREZZO DEL mondo e un INCITAMENTO ALLA VIRTU’ , CHE SOLO RENDE L’UOMO DEGNO DI STIMA E DI VENERAZIONE .
Il popolo di Caltagirone riceveva vantaggi dai saggi consigli , dalle PREGHIERE e dalla ESEMPLARITA’ della VITA di questo SERVO DI DIO , onde non a dire quanto rammarico provò quand’egli a 67 anni , dopo averne passato 35 nella Religione , lasciò la terra , per VOLARE , come SPERIAMO , nel CIELO .


PADRE GIACINTO DA PALAZZOLO ACREIDE PROVINCIALE .

Il Padre Giacinto da Palazzolo fu un Religioso di GRANDE PIETA’ , di VASTA Dottrina e tale che Meriti una pagina LUMINOSA non solo nella Storia di quel Convento , ma ancora in quella della patria ove sortì i natali , e della Provincia che lo
EDUCO’ ALLA VIRTU’ .
Di lui si conserva un ritratto in pittura assai guasto dal tempo , e guasta soprattutto è l’iscrizione lodativa che si leggeva
sotto di esso .
Però da ciò che può ancora vedersi , della rozza Tonaca e dell’incolta barba , può bene argomentarsi la SEVERITA’ della sua vita , la quale del resto ci si fa chiara dalla tradizione municipale e da alcune scritture della Provincia .
Trovandosi questa un po’ turbata dai dissensi , e perché si era introdotta in alcune Comunità una certa rilassatezza , A RISOLLEVARE GLI ANIMI EA RIMETTERE UNA COMPLETA CONCORDIA FU MANDATO COME VISITATORE e COMMISSARIO GENERALE il Padre Leone da Sambuca , Provinciale della Provincia di Palermo .
Sotto la sua Presidenza il 4 Luglio 1748 fu tenuto Capitolo in Vittoria , nel quale per voti furono eletti come Definitori il Padre Ambrogio da Caltagirone e il Padre Arcangelo da Modica , e per Breve il Padre Francesco Maria da Piazza Armerina e il Padre Tommaso da Mazzarino . In Provinciale pure per Breve venne Eletto il Padre Giacinto , come uomo di concordia e di PACE , di fervore e di Osservanza regolare .
Si legge ancora con piacere la sua prima lettera Pastorale indirizzata a tutti i nostri Frati , e non si sa se in essa si debba più ammirare l’Unzione e la CARITA’ , o lo Zelo , la Fortezza e il CORAGGIO , con cui INTRAPRENDEVA il Governo della Provincia .
Nel tempo del suo regime si mostrò tale quale si manifestò in questa lettera , onde sotto il suo prudente indirizzo la Provincia PROGREDI’ DI BENE IN MEGLIO rallegrandosi di avere a capo un uomo sì PACIFICO , sì affettuoso e sì rigido . TUTTA LA SUA PERFEZIONE E QUELLA CHE VOLEVA NEGLI ALTRI COMINCIAVA DALL’AMORE ALLA POVERTA’ .
NE’ CIO’ FA MERAVIGLIA , GIACCHE’ LE NOSTRI COSTITUZIONI DICONO CHE APPENA IL FRATE MINORE ALLONTANA DA SE’ LA POVERTA’ , CADE IN OGNI ALTRO VIZIO . ( Anche Padre Pio da Pietrelcina era solito dire queste cose ai suoi Figli Spirituali ) .
Il Padre Giacinto era così Amante di questa PREZIOSA MARGHERITA che prima di morire , facendo la sua espropria , non ebbe a riconsegnare al Superiore che un CROCIFISSO , una Tonaca e alcune mutande .
Spinto dalla sua PIETA’ e dall’OBBEDIENZA dei Superiori , come si rileva dalla prefazione , scrisse in Latino un Aureo libro con il titolo THEOLOGIA MYSTICA , quale ancora si conserva nella biblioteca del Convento , oggi comunale .
IN ESSO DA ALLE ANIMEUN CODICE DI PERFEZIONE CHE PUO’ DIRSI IMPAREGGIABILE , sia per l’ordinamento delle idee , sia per la chiarezza , come per la brevità .
Si è sempre desiderato di metterlo alle stampe , ma fin oggi nulla si è fatto .
L’Amore alla terra natale è un istinto di natura , e sino ad un certo segno è anche una VIRTU’
che VEDIAMO RISPLENDERE NEI SANTI .
Questo fervido Religioso spinto dall’uno , ESERCITO’ L’ALTRA , Amò con AMORE PURO e retto la Patria sua , ne MEDITO’ PROFONDAMENTE LA STORIA ASSAI OBLIATA , LA STUDIO’ SEVERAMENTE e scrisse un grosso volume che intitolò :
<< Selva di antiche memorie uscite dalle tenebre alla luce intorno a Palazzolo >> .
Questo libro è un LAVORO di IMMENSA PAZIENZA e di AMMIRABILE INGEGNO .
Ivi stanno le citazioni di 200 Autori .
Esso mostra nel suo Autore un VERO GENIO NELLA STORIA , per l’esattezza dei suoi criteri e della sua critica severa . Una illustrissima città come Acri , fabbricata dai Siracusani nei tempi della loro floridezza e potenza , seconda solo alle città reine , la quale nei suoi monumenti ricorda la civiltà Greca e la Fenicia , MERITAVA DI ESSERE STUDIATA ,
ed EGLI LA STUDIO’ A FONDO .
E quando già ne era perfino dimenticato il sito , e gli scrittori di cose siciliane avevano cominciato ad assegnarlo dove essa non fu mai , questo eruditissimo Padre lo indicò con tal precisione che il Barone Gabriele Iudica , praticando dopo di lui degli scavi ha potuto , nel luogo indicato dal Padre Giacinto , trovare un limitare della porta orientale di quell’antichissima città , un vasto sistema di catacombe , un Teatro , un Odeo e una ingente quantità di monete di bronzo , di argento e di oro , nonché dei vasi greco-sicoli che adornano i musei di quasi tutta l’Europa , e che avrebbero formato un museo patrio , se non fossero stati saccheggiati , appena morto l’illustre archeologo .
Nell’anno 1754 il nostro Padre venne rieletto Provinciale nel Capitolo di Comiso celebrato il 10 Settembre . Ciò che dimostra la Stima e la Fiducia che godeva nella Provincia .
Terminato il Governo si ritirò a vita privata , di Orazione e di Studio , e quindi Santamente , come era vissuto , chiuse i suoi giorni nel patri Convento , il 16 Settembre del 1779 .


                                                                                FINE

                                                                          LAUS DEO

                                                                        Pax et Bonum


                                                       Francesco di Santa Maria di Gesù
                                                               Terziario Francescano


MEMORIE STORICHE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA MONASTICA DI SIRACUSA , RACCOLTE E PUBBLICATE DAL M. R. P. SAMUELE CULTRERA MINISTRO PROVINCIALE DELLA STESSA . ( 1895 ) .

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