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venerdì 23 maggio 2014

IL SACRO CUORE DI GESU' A ROSOLINI - PARTE QUINTA .






IL SACRO CUORE DI GESU' 
ROSOLINI 
La storia di due grandi tesori spirituali seminati 
da Dio nel cuore di Rosolini: 
il Santuario del Sacro Cuore di Gesù 
e il Monastero 
della Visitazione di Santa Maria 
a cinquanta cinque anni dalla fondazione 

 NELL'ANDARE SE NE VA E PIANGE 
LA TEMPESTA DELL'INCOMPRENSIONE
La piccola Comunità di consacrate, radunata intorno a Madre Carmela, vive come nell'intimità di una famiglia; alla beniamina, la piccola Serafina, ora si è aggiunta la dolce Suor Maria Elena Aneli; ma nel momento è una bambina di 9 anni che con grande determinazione ha superato la sgomenta opposizione della mamma per unirsi a Madre Carmela, a Suor Colomba e Suor Gemma, all'ombra del Sacro Cuore di Gesù. 
Ma ecco che improvvisamente la tempesta dell'incomprensione si abbatte sul piccolo gruppo di consacrate, così soavemente raccolto nel Santuario. Le ragioni vanno cercate nell'intento del Vescovo di Noto, Monsignor Giuseppe Vizzini, che desidera dare un assetto giuridicamente valido al piccolo Santuario. 
Quì, infatti, affluiscono offerte consistenti, con le quali Madre Carmela pensa di acquistare qualche casetta adiacente per ingrandire la cappella e per dare una sistemazione migliore alla Comunità. Il dialogo tra lei e il Vescovo Mons. Vizzini purtroppo non viene ad un'intesa. Il Prelato avanza varie possibilità: creare un Ente morale per la gestione del Santuario, oppure affidarlo ad un Rettore o, ancora, erigerlo a una nuova parrocchia.....! 
Madre Carmela non aderisce a nessuna di queste proposte, perché non vede in esse la volontà di Dio. Indubbiamente, sia Monsignor Vizzini che Madre Carmela Aprile, sono anime di preghiera, informate da retta intenzione e determinate a servire il Signore nel modo migliore possibile; tuttavia nasce tra loro una tale incomprensione da indurre il Vescovo, nel 1930, a sospendere il culto nel Santuario del Sacro Cuore di Rosolini. 
Perché mai si volle imporre come soluzione solo ed esclusivamente la “visione particolare” della Curia Vescovile di Noto in modo intransigente e che avrebbe sortito, se applicata, l'affidamento in toto del piccolo Santuario e della Comunità delle consacrate ad estranei? Diffidenza clericale verso l'operato di una piccola comunità di donne votate e consacrate al Signore? 
Il colpo fu duro, schiacciante per l'umile Madre Carmela e le sue figlie: tutto sembrava finito! 
Noi oggi, considerando gli avvenimenti a circa 90 anni di distanza, possiamo scorgere in essi un intervento provvidenziale; il Signore, infatti, permette talvolta che i suoi piani si realizzino attraverso percorsi tortuosi, al ritmo dell'umana debolezza e attraverso errori, sempre contingenti che non riescono a intaccare il progetto divino. Questo emergerà nell'ora segnata da Dio, e sarà unicamente opera di Dio. 
Ma per Madre Carmela, in quell'ora di tenebra, la sospensione del culto eucaristico nella cappella del Sacro Cuore di Gesù è una tempesta lacerante, una catastrofe alla quale vuole mettere riparo a tutti i costi. 
Riaffiora così l'antico desiderio mai sopito, di affidare la proprietà e la gestione del piccolo patrimonio a delle Suore, e precisamente all'Istituto del Sacro Cuore, fondato a Ragusa, che ha una casa anche a Siracusa. 
Accolta cordialmente da Monsignor Carabelli, Arcivescovo di Siracusa, Madre Carmela si ritira in città nella Borgata Santa Lucia, presso le suore di quell'Istituto, portando con sé il quadro del Sacro Cuore di Gesù che viene esposto nella cappella. 
Con lei rimane Serafina Rubbera perché ancora troppo piccola, mentre Suor Colomba, Suor Gemma e Giovannina Aneli entrano in noviziato della casa Madre dell'Istituto Sacro Cuore di Ragusa fondato dalla Beata Maria Schininà
Così i fatti; ma ciò che passa nel cuore......somiglia a quanto avviene nel chicco di grano quando nel gelo dell'inverno resta sepolto nella terra, non per morire ma in attesa di risorgere con nuova vita. 

Continua 
Fonte: 
“Cinquant'anni di storia 1959-2009, Monastero della Visitazione di Santa Maria-Santuario Sacro Cuore di Gesù di Rosolini”, a cura della Federazione dei Monasteri della Visitazione dell'Italia Centro-Sud. Giugno 2009. 


LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano