Visualizzazioni totali

domenica 1 giugno 2014

IL SACRO CUORE DI GESU' A ROSOLINI - PARTE SETTIMA .







IL SACRO CUORE DI GESU' 
ROSOLINI 
La storia di due grandi tesori spirituali seminati 
da Dio nel cuore di Rosolini: 
il Santuario del Sacro Cuore di Gesù 
e il Monastero della Visitazione 
di Santa Maria 
a cinquanta cinque anni dalla fondazione 

Nel tornare viene con giubilo 
Il tanto auspicato ritorno 
L'ansia del ritorno nasceva dall'intimo richiamo di Dio che faceva sentire prossima l'ora tanto desiderata. Suor Eufrosia riteneva opportuno che si cedesse all'Istituto delle Suore del Sacro Cuore di Ragusa, non solo il patrimonio ma anche la gestione del Santuario, pur di vederlo risorgere. 
Madre Carmela, invece, avvertiva che la soluzione non era questa: qualcosa si muoveva nell'aria; e lei lo sentiva, anzi, ne ebbe la certezza quando venne invitata a recarsi a colloquio con il Vescovo Vizzini, nell'aprile del 1931. 
Il buon Prelato, dopo matura riflessione, aveva acconsentito che Madre Carmela tornasse a Rosolini e riponesse nel piccolo Santuario il taumaturgico quadro del Sacro Cuore di Gesù, da tutti venerato e atteso (Lettera del Sacerdote Di Natale, 21 aprile 1931, Archivio Visitazione Rosolini). 
La gioia e l'entusiasmo dei devoti fu indescrivibile. Valga per tutte la testimonianza di Fratel Concetto Ruta, Rogazionista, che il 9 aprile 1931 scriveva a Madre Carmela, ancora a Siracusa: 
Riguardo alla mia salute vado malissimo e forse questa mia lettera sarà l'ultima che le scrivo.....Con tutto il cuore offro al Signore il mio sacrificio di vittima per l'Opera nascente del Cuore di Gesù. Per l'apertura del Santuario a Rosolini lavorerò dal Cielo... 
Accanto a Madre Carmela, che riaccendeva la lampada del Santuario, si stringevano nuovamente le figlie disperse: Suor Eufrosina riprendeva il nome di Suor Colomba, lasciando definitivamente l'Istituto del Sacro Cuore di Ragusa; Giovannina Aneli, che era stata ricondotta in famiglia a Rosolini dalle Suore, non soddisfatte del suo rendimento scolastico, rientrò a far parte della piccola Comunità e dimostrò di essere molto brava nell'apprendere la scienza dell'Amore dal grande libro del Cuore del Verbo Incarnato; e infine, la giovanissima Serafina, che mai si era staccata dalla sua guida spirituale, Madre Carmela, venne mandata a Catania presso le Suore Salesiane, e in pochi anni prenderà il Diploma Magistrale, che la abilitava ad insegnare nella Scuola Materna. 
La riapertura del Santuario del Sacro Cuore di Gesù di Rosolini, riaccese il fervore nei devoti: le testimonianze di segnalate grazie si moltiplicavano giorno per giorno. Particolarmente interessante è la relazione dell'insegnante Giovanna Di Giacomo, che narra l'inspiegabile guarigione dell'anziano padre, già in agonia, concludendo con espressioni di gratitudine: 
Sebbene da quasi cinque anni il Santuario sia privo di tutte le Solennità liturgiche alle quali si assisteva con la fede più viva, pure adesso la famiglia del miracolato si promette di festeggiare con preghiere e con canti il primo venerdì di ogni mese (Dichiarazione di Giovanna Di Giacomo del 25 gennaio 1935, Archivio Visitazione di Rosolini). 
In effetti, il Vescovo, Monsignor Giuseppe Vizzini, non aveva più permesso le celebrazioni liturgiche nel Santuario; ma anche questo veto egli dovrà sospendere in modo inaspettato, verso la fine della sua vita terrena. Monsignor Vizzini si trovava in visita pastorale nel piccolo centro di Ferla sui Monti Iblei, comunità montana che apparteneva alla Diocesi di Noto, così come gli altri comuni Iblei di Palazzolo Acreide, Cassaro, Buccheri, Buscemi. Durante la sua permanenza a Ferla fu colpito da grave malore, durante l'agonia il Prelato, ricco di tante virtù e meriti, dopo aver fatto una breve visita nella Chiesa di Santa Maria di Gesù e pregato intensamente dinanzi al serafico e taumaturgico Crocifisso ligneo, opera altamente espressiva di Fra Umile da Pietralia; ebbe un sogno premonitore, era il 4 dicembre 1935. Ai suoi sacerdoti presenti, dal letto di dolore, il Vescovo di Noto disse: Siate uniti, uniti, uniti...., al Sacro Cuore di Gesù, al Papa, al Vescovo e fra di voi....Viva il Sacro Cuore! Ogni giorno lavorate e fate qualche cosa per il Sacro Cuore! 
Il 5 dicembre, Primo Giovedì del mese, si credette opportuno amministrargli l'Unzione degli Infermi. La Mattina del 6 dicembre 1935, Primo Venerdì del mese, fu celebrata la Santa Messa nella sua stanza e ricevette la Comunione. Il Pomeriggio del 7 dicembre Monsignor Vizzini entrò in agonia. L'8 dicembre, Solennità dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima, alle ore 13,30, serenamente si addormentò nel Signore ( Don Giuseppe Saletti, Monsignor Giuseppe Vizzini, Libreria Editrice della Pontificia Università Lateranense, Roma 1965, pagg.43-47). 
Madre Carmela seguì con filiale affetto la vicenda del tramonto terreno del Vescovo, Padre e Pastore, Restauratore della Diocesi Netina. 
Nel Diario manoscritto della stessa, nella seconda parte, che va dal 5 novembre all'8 dicembre del 1935, alla pagina cinque, si legge: ….giorno 23 novembre 1935, di sera alle ore 6 e menza miariva (mi arriva) uno telegramma con seguenti parole: Suppliche per Sua Eccellenza Vescovo Vizzini; giorno 24 gli mandai il telegramma a Ferla, abbiamo pregato per la Sua salute.... 
E dopo a pagina nove: 
….rumore...e busse (colpi di uno che bussa) alla finestra...erano segni che il Sacro Cuore ci faceva sentire, sapete come fino giorno 5 dicembre di sera, giovedì, il Vescovo aveva mandato a Padre Sigona e all'avvocato Tringali per aprire il culto al Santuario del Sacro Cuore di Gesù. Giorno 6, il Primo Venerdì del mese, Messa ogni giorno, il Santissimo Sacramento glidiedi tutto il permesso, Viva il Sacro Cuore di Gesù, nostra vita e nostro Amore; giorno 8 dicembre il nostro Vescovo morì, tutto il paese (di Rosolini) stupito del miracolo operato dal mio Tesoro Sacro Cuore..... 
(Diario manoscritto di Madre Carmela Aprile, II parte, Rosolini, 1935, pagg. 5-9. Una fotocopia trovasi nell'Archivio della Curia Vescovile di Noto). 
Dopo questa attenta descrizione dei fatti esposti sopra, con puntigliosa storia cronologica, viene spontaneo chiedersi: è coincidenza casuale quella di Ferla e Rosolini? Accompagnata da un unico filo conduttore, con le stesse date, gli stessi giorni della settimana, lo stesso mese, lo stesso anno, gli stessi protagonisti: Monsignor Giuseppe Vizzini e Madre Carmela Aprile? 
E' un lucido ricco mosaico della vita del grande Vescovo Monsignor Vizzini e del Santuario del Sacro Cuore di Gesù di Rosolini che si presenta a noi contemporanei con tanta chiarezza di meraviglia contemplativa. Emerge davvero nella sua luce, la presenza dello Spirito Santo che santifica, “purifica”, rinnova nella fiduciosa attesa della manifestazione del disegno di amore del Padre Celeste. 
Ferla e Rosolini! Due piccoli paesi uniti nel progetto provvidenziale di Dio. 
Del resto il serafico Crocifisso ligneo, devotamente custodito nella Chiesa di Santa Maria di Gesù di Ferla, opera di Fra Umile da Pietralia: non è manifestazione più alta e più genuina della Misericordia di Dio per tutte le Sue creature? 
Il Sacro Cuore di Gesù di Rosolini, una semplice stampa a colori.....non è l'immagine più sconvolgente di quanto il Cuore della Santissima Trinità ami le Sue creature e brami l'amore delle Sue creature, degli uomini? Non è l'immagine parlante di ciò che è la Divina Misericordia? 
Mai abbastanza ringrazieremo il Signore per aver operato Lui nel cammino terreno dell'umile e grande Madre Carmela Aprile. Mai abbastanza ringrazieremo il Signore per quel grande e zelante Vescovo di Noto che fu Monsignor Giuseppe Vizzini, il quale fu davvero strumento di Dio nella storia personale di Madre Carmela Aprile e di quella del Santuario del Sacro Cuore di Gesù di Rosolini. Egli fu davvero la mano divina che purificò, provò, saggiò nell'obbedienza la nostra Madre Carmela e l'opera del Santuario del Sacro Cuore. 

 Continua 
Fonte: 
“Cinquant'anni di storia 1959-2009, Monastero della Visitazione di Santa Maria-Santuario Sacro Cuore di Gesù di Rosolini”, a cura della Federazione dei Monasteri della Visitazione dell'Italia Centro-Sud. Giugno 2009 


LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano