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venerdì 11 luglio 2014

IL SACRO CUORE DI GESU' A ROSOLINI - PARTE DECIMA .



MADRE SERAFINA RUBBERA 
MONACA VISITANDINA 
Parte Prima 


L’ordine della Visitazione è umile terra di nascondimento ove ad uno ad uno affondano come grani di frumento nomi e volti noti a Dio solo e a quanti da vicino hanno assistito all’irradiarsi irresistibile della loro virtù. 
Il nome ed il volto dell’indimenticabile Madre Maria Serafina Rubbera si allinea in questo evangelico destino proprio delle Figlie di San Francesco di Sales il cui “ unico splendore è di non aver splendore alcuno ” , ma la cui fecondità spirituale esplose come la resurrezione del Cristo dall’umile sepolcro dopo una notte di passione . 
E’ in questa prospettiva di nascondimento e irradiamento che inquadriamo la figura dell’umile Madre Maria Serafina ora che ci è dato contemplarla con gli occhi dello spirito, dopo aver assistito al suo “ consummatum est ” . 
RICORDI DEI PRIMI ANNI DI VITA 
Rievocando memorie gelosamente custodite sui natali e sull’infanzia della buona Madre, torna spontaneo un riferimento alla straordinaria vocazione di Geremia profeta: 
Prima di formarti nel seno di tua madre ti conobbi, 
e prima che fossi uscito dal seno ti santificai 
e ti stabilii profeta presso le genti… Non dire: 
- sono un fanciullo!- … io sono con te per proteggerti… 
( Ger 1, 5-8 ) 
Chi è Serafina Rubbera? Lo sanno tutti a Rosolini e nei dintorni, soprattutto le donne anziane che tante volte sulla soglia della casa, a gruppetti di affabili comari, come si usa ancora nei paesi della Sicilia, si può raccontare la storia, come l’hanno udita dalla stessa mamma Donna Carmela Floridia. 
Si trovava questa una mattina in Chiesa raccolta in preghiera quando le si avvicina una donna del paese nota col nome di Madre Carmela, una pia vedova che aveva attirato l’interesse e l’ammirazione di tutti per le sue buone opere a soccorso dei poveri e dei derelitti e per la santità della vita. 
Questa le fa una strana proposta: “ il frutto che da voi nascerà non è vostro ma del Sacro Cuore. Sarà una bambina e dovrete chiamare Serafina, sarà la Serafina del Sacro Cuore ” . 
La buona donna, ancora incerta sulla sua nuova maternità, annuì senza dare molta importanza alla cosa. Ma Madre Carmela vi pensava costantemente; aveva udito quelle parole misteriosamente presso l’altare durante la Santa Messa e le ritornavano sempre mentre pregava davanti all’immagine del Sacro Cuore che aveva eretto nella sua stanza trasformata in piccolo Santuario. Ora attendeva he si compissero i disegni di Dio. 
La bimba nacque il 5 Marzo del 1915 nello squallore di una dimora che tradiva la sua umile origine da una stalla per animali. Per un rovescio di fortuna quel brav’uomo di Pietro Rubbera aveva dovuto vendere i suoi beni ed aveva accomodatola famigliola, che contava già 2 fratellini, nella vecchia stalla adattata al meglio. “ Nella stalla, come Gesù Bambino ” - ripeterà commossa Madre Serafina . Nei registri municipali e parrocchiali la bimba ricevette il nome di Giuseppa, per volere della mamma che si rifiutava di prestar fede alla predizione di Madre Carmela: la piccina era sua, l’unica bimba dopo due maschietti, un vero angioletto con due occhi chiari e luminosi come il cielo. Che centrava Madre Carmela e il Sacro Cuore? Eppure Madre Carmela venne puntuale a ricordare la promessa : “ la bambina è del Sacro Cuore, la custodirò io nel Santuario ” . Ma il rifiuto fu deciso. 
A questo punto iniziò un vero dramma per la povera mamma che non appena detto il suo no vide la figlioletta ammalarsi e impallidire fino al punto da temere la sua vita. 
Nel dubbio, pregava e supplicava il Sacro Cuore che gliela salvasse: si, avrebbe fatto questo sacrificio se tale era la sua volontà
Ma poi, riavutala sana, si dimenticava della promessa e protestava che non poteva distaccarsi della sua figlioletta. 
I primi due anni di vita furono un succedersi di malesseri che portavano la piccina in fin di vita, mentre il cuore della mamma si dibatteva in un atroce conflitto: doveva dunque rinunziare ai suoi diritti di mamma? Doveva cederla al Sacro Cuore? 
A partire dai due anni la bambina cominciò a fare le sue scappatelle; s’incamminava da sola verso… il Santuario cercando suo “ Susù ” ( Gesù ). 
Qualche donna la vide smarrita e piangente, la riportò alla madre che intanto ansante la cercava dappertutto. 
Una voltavi si incamminò assieme al fratellino Corrado e giunse proprio sulla soglia del piccolo Santuario del Sacro Cuore. 
Madre Carmela la vide e la prese in braccio chiedendole: Chi ti ha portato qui? - e la piccola: Susù mio, bello, così - e fece il gesto di tenerlo per mano e con l’altra manina alzata voleva dire che Gesù era grande, alto, bello. 
La pia donna comprese e chiamandola col nome predestinato le disse: “ Serafina tu non uscirai più dal Santuario ” . Aveva solo due anni e mezzo. 
Invano il fratellino pianse per riavere la sorellina, la mamma lo avrebbe picchiato. Ma Madre Carmela lo tranquillizzò dicendogli di andare a chiamare la mamma. Questa volta la povera donna non seppe più resistere ai diritti di Dio, allargò le braccia piangente ma rassegnata. 
Quante volte vedendo la piccina tra la vita e la morte, gliela aveva offerta pur di averla salva! Piegò il capo muta di dolore ma in pace con Dio. 
Serafina così entrava per sempre in quel santo luogo di culto e su lei si posava per sempre lo sguardo misterioso e divino del Sacro Cuore, da quell’umile ma tanto attraente immagine che troneggiava su un piccolo altare. 
Come la piccola Maria di Nazareth, entrava nel tempio per fare della propria vita un incessante respiro di preghiera. 
A Madre Carmela si era già unita nel medesimo ideale di vita una giovane trentenne, Filomena Scribano; qualche tempo dopo si aggiungerà un’altra giovinetta, Giovanna Aneli. Questa fu la minuscola comunità che accolse ed ebbe cura della piccola Serafina. Continua 

Fonte: “Cinquant'anni di storia 1959-2009, Monastero della Visitazione di Santa Maria-Santuario Sacro Cuore di Gesù di Rosolini”, a cura della Federazione dei Monasteri della Visitazione dell'Italia Centro-Sud. Giugno 2009 


LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano