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venerdì 26 settembre 2014

IL SACRO CUORE DI GESU' A ROSOLINI - PARTE QUINDICESIMA .




SUOR MARIA ELENA ANELI 
UNA VITA PER 
IL 
 SACRO CUORE DI GESU’ 
PARTE SECONDA 


Suor Elena ha vissuto quasi tutta la vicenda storica del Santuario del Sacro Cuore di Gesù, nel totale abbandono “ a Lui che tutto sa, vede e provvede….. ”. 
Certamente è stata una delle pietre portanti, molto preziosa, scelta dal Buon Dio, per la diffusione del Culto del Sacro Cuore di Gesù, Verbo Incarnato. 
Riandando al Vangelo delle Beatitudini, splende luminosa la costatazione che induce ad affermare, che Suor Elena è stata maternamente feconda e diffusiva in Monastero e fuori. 
E’ stata mansueta, operatrice di pace, ha seminato giustizia, ha accolto con spirito di fede e di consacrata le maldicenze, le mormorazioni, le calunnie, le persecuzioni, pur con i suoi limiti naturali, corroborati dalla Grazia. Proprio per questo è stata provata dalle immense sofferenze della Croce del Cuore di Cristo Redentore. 
Suor Elena è stata trafitta nel corpo e nello spirito! Il Signore ha permesso che fosse sottoposta a dodici interventi chirurgici e fosse visitata da diverse malattie, specialmente quelle polmonari, che sono state gravissime. Ne tralascio l’elenco. 
Viveva il tutto con lo spirito oblativo ed offertoriale, senza alcun cenno di ripulsa, di rifiuto, d’impazienza: “ nella semplicità del cuore ” , per la conversione dei peccatori, in riparazione al Sacro Cuore, per i Sacerdoti. Il suo era l’atteggiamento naturale “ dell’Agnello Biblico ” , in abbandono totale alla Volontà del Padre Celeste. 

* * * 

E le imperfezioni della sua vita di Consacrata? e le sue debolezze, quelle note soltanto a Dio? ed il senso della casa, dell’economia e del risparmio, che sentiva fortemente e lo inculcava, a volte associato a un pò d’impazienza? e “ l’olio del Sacro Cuore ”, preso dalla lampada ardente dell’Altare del Sacro Cuore, pia tradizione iniziata da Madre Carmela da laica, per una situazione d’emergenza di vicina di casa, accompagnata dalla preghiera al Sacro Cuore? 
Con le considerazioni, con i fatti e con i pensieri qui espressi, frutto di tanti incontri avuti con Suor Elena fin da piccolo e specialmente da Sacerdote, ho desiderato soltanto tratteggiare, con affetto riconoscente e con la totale attenzione alla realtà, il suo itinerario terreno, riflesso del Vangelo delle Beatitudini. 
Quest’ultima pagina sarebbe incompleta e peccherebbe di omissione inspiegabile, se non facessi riferimento all’indescrivibile sofferenza interiore che l’affliggeva, quando mi parlava, con tono depresso e quasi lacrimante, di certe contestazioni passati e presenti contro il Santuario e contro il Sacro Cuore di Gesù. 
Allora Suor Elena, prendeva atto dell’azione dello “ spirito del maligno ” e quindi il suo volto tornava sereno e sorridente, poiché sapeva bene che il Sacro Cuore “ è segno di contraddizione ” , e mi diceva: “ coraggio, preghiamo, il Sacro Cuore sa tutto e sa quello che deve fare, poiché Egli è misericordia, giustizia e perdono ”. 

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 Con questi appunti inediti, non ho mai pensato di affermare che Suor Elena abbia fatto miracoli, o che abbia avuto visioni, apparizioni, o alcunché di straordinario nella sua vita: ho notato sopra alcune debolezze; emerge però, in tutta la sua ricchezza, la presenza “ dell’Obbedienza della Fede ” ( San Paolo ), da lei Testimoniata con semplicità di spirito. 
Anche quando negli anni settanta fu vietato alle Suore di venire incontro alle richieste dell’Olio del Sacro Cuore, Suor Elena, che allora teneva i contatti con i Pellegrini per gli oggetti sacri, e che era depositaria di detto olio, pose subito fine, con tutta la Comunità, alla pia tradizione, con filiale, devota, religiosa ubbidienza; le piccole ampolle di plastica, che lo contenevano, avevano fatto ingresso nel Monastero proprio negli anni settanta, tramite un rappresentante di oggetti religiosi: ebbero proprio pochi anni di vita, prima del divieto. 

 * * * 

Ed ora, volgendo lo sguardo all’approssimarsi della fine della sua Giornata Terrena, ricordo che Suor Elena la sentiva vicino. 
Nel 1999 le crisi circolatorie, quelle respiratorie, che erano le più gravi, quelle cardiache ed i postumi dei diversi interventi di chirurgia, cominciarono a diminuire in maniera preoccupante le insignificanti difese immunitarie del suo fisico tanto provato. Quante volte, presa da un pallore cadaverico e da un respiro ansimante, mi diceva: “ Padre Saletti specciu mio, sugnu stanca, sugnu stanca ” ! Dopo qualche minuto di silenzio, associato da parte mia al richiamo del conforto, che aveva donato a tanti ed al ricordo di Madre Serafina, ritornava serena. 
Fu proprio quasi all’inizio di quell’anno che una mattina, mentre facevo colazione, Suor Elena, dopo essersi intrattenuta con Gesù nel Santuario, mi viene incontro barcollante, ma sorridente; si siede nel parlatorio dove io stavo e mi partecipa la gioia delle anime che hanno servito Dio e la Chiesa con umile generosità: “ Padre Saletti, ormai sono libera, sono pronta per partire; ho consegnato tutto alla Madre: le chiavi le offerte dei devoti ”. Attendo ora che si realizzi al più presto, confidando nel Sacro Cuore, ciò che Madre Serafina mi disse prima di morire, poiché La supplicavo di portarmi con Lei: “ Tu ancora dovrai rimanere, poi sarà il Sacro Cuore a prenderTi, e Ti addormenterai fra le sue braccia senza che Tu te ne accorga, come quando un petalo vellutato si stacca dal suo braccio senza preavviso ” . 
Riprenderò dopo, brevemente, quanto sopra descritto.  


TESTO TRATTO: SUOR MARIA ELENA Una Vita per il Sacro Cuore di Gesù 2002 Monastero della Visitazione Santa Maria Santuario del Sacro Cuore di Gesù ROSOLINI ( SR ) Dott. Sac. Giuseppe Saletti 


LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano