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venerdì 21 novembre 2014

BEATO MARIE-JOSEPH CASSANT MONACO CISTERCENSE TRAPPISTA - PARTE TERZA .



MARIE-JOSEPH CASSANT  
Monaco Cistercense Trappista 
Beato 
DIMORARE NEL CUORE DI GESU'

 L'ascolto del Signore 

Perché Joseph ha così tanta perseveranza negli studi? Per adempiere ai suoi doveri, ma soprattutto per realizzare la sua vocazione. In famiglia sua madre Anais e l'amata nonna, lo esortano sempre a non abbandonare mai l'amore per il Signore. Certamente Joseph non ha ricevuto una educazione ricca di conoscenze e saperi, ma ebbe un fervente amore tutto orientato al Cuore di Gesù, il solo capace di riempire la sua vita. 
L'educazione religiosa avuta negli anni di convitto dai Fratelli di San Giovanni Battista de la Salle, fu davvero intensa. I sermoni ascoltati e la partecipazione ad ogni cerimonia liturgica accresceranno ancor più quell'amore per il Cuore di Gesù in Joseph. Rafforzato anche dal fatto che il giovane era allocato nel convitto proprio accanto alla cappella dell'istituto ed era stato autorizzato dai superiori a recarvisi liberamente. Joseph fu ammesso nella Confraternita della Santa Vergine: la sua pietà mariana crescerà ulteriormente e si fortificherà durante i suoi pellegrinaggi a Lourdes e al Santuario mariano di Peyragude presso Casseneuil. Nel frattempo si prepara a ricevere il Sacramento dell'Eucarestia assistendo devotamente alla Messa celebrata nel convitto e ai ritiri spirituali organizzati dai Salettiani. 
Il parroco di Casseneuil, l'abate Filhol, predicherà durante uno degli esercizi spirituali in convitto raccomandando tutti di mantenere sempre una generosa volontà verso il Signore, intensa preghiera personale, profondo silenzio interiore per incontrare il Signore. La morte, dirà l'abate, è inevitabile, allora occorre pregare e pregare bene per prepararvisi. 
La vigilia della sua Prima Comunione, Joseph è convinto più che mai di diventare sacerdote. La sua determinazione è così chiara che l'abbé Tulle, vicario parrocchiale a Casseneuil, decise di insegnarli il latino. Nel 1892 presso la parrocchia di Casseneuil vi furono ben tre settimane di missione popolare, affidate dal buon parroco a due predicatori religiosi Cappuccini. Tali due frati Cappuccini impressionarono parecchio il giovane Joseph Cassant. Si trattava di Fra Joseph, rimasto impresso assai nelle menti dei fedeli di Casseneuil per il suo attivismo debordante e per le sue parole durante le prediche piuttosto sferzanti e dure; e di Fra Hilaire, ricordato a Casseneuil per la sua delicata ponderazione e le sue parole eleganti..... Comunque, numerose furono le conversioni a Casseneuil durante quelle tre settimane di missione popolare. Il 18 dicembre più di 120 bambini ricevettero il Sacramento della Confermazione, tra loro anche il nostro Joseph Cassant. 
Che fare? 
La vocazione sacerdotale di Joseph Cassant non è in discussione. La famiglia, il parroco, il vicario parrocchiale, il direttore dell'educandato Fratel Lusignan....: sono tutti concordi e riconoscono in Joseph la sua forza di volontà di abbracciare gli studi, tuttavia i risultati sono..... inquietanti: impossibile pensare di farlo ammettere, così com'è, al seminario minore. 
L'abbé Filhol intravede una soluzione: “E se Joseph fosse introdotto al sacerdozio senza l'obbligo di frequentare il seminario?” 
Il nuovo vicario parrocchiale, l'abbé Monneis, potrà incaricarsi di impartire a Joseph delle lezioni di latino e francese. In tal modo si poteva provvedere, attraverso un programma di studi ad hoc, a dare a Joseph una formazione soddisfacente. 
I genitori di Joseph, Marie-Anais e Pierre, con la loro fede cristiana profonda, accettano la separazione dal loro figliolo e la sorella Emile ricorderà come il fratello iniziò da subito a dedicarsi ai suoi studi e ai suoi libri e alle sue preghiere. 
Dal settembre 1893 si affida all'abbé Filhol, un uomo buono e tutto di Dio. L’abbé Filhol si era imposto un'astinenza perpetua, prete d'intensa vita di preghiera e devotissimo della Vergine Maria, passava lunghe ore della notte in chiesa davanti al Tabernacolo del Santissimo. 
Joseph inizia ad aprire la sua anima all'abbé Filhol, segue i suoi consigli e gli obbedisce con piena fiducia. Troverà un po' di sollievo dagli studi durante le ricreazioni concesse, che egli passa giocando con i figli del signor Antoine Laboire, sacrestano dell'abbé Filhol. Trova tuttavia la pace interiore nel raccoglimento, nella preghiera, nella Santa Messa e nella recita dell'Ufficio divino. I suoi occhi fissi sempre e rivolti all'Altare, senza mai lasciarsi distrarre da niente e da nessuno, impressionano positivamente i fedeli che lo osservano e lo reputano un vero seminarista, un “piccolo religioso”. 
Il discernimento 
La domanda che si pone l'abbé Filhol è: Joseph è un seminarista o un religioso? Quale sarà la via tracciata da Dio per la sua anima? 
E' destinato al sacerdozio o alla vita consacrata? 
Malgrado tutto il suo coraggio, il giovane Joseph Cassant dovrà affrontare gli esami del seminario minore. D'altra parte, se si volgesse alla vita monastica Cistercense Trappista, la via del sacerdozio resterebbe aperta e accessibile contrariamente al seminario diocesano. Difatti, tra i Monaci Cistercensi Trappisti, la maggior parte dei monaci sacerdoti non esercitano alcun ministero pubblico; tale soluzione appare meno esigente. 
Per di più Joseph è molto ma molto incline al silenzio, al raccoglimento, alla preghiera. La Via Cistercense Trappista risponderebbe pienamente alla vocazione di Joseph Cassant, egli sarebbe divenuto così monaco e sacerdote. Anche l'abbé Filhol desiderava entrare tra i Cistercensi Trappisti, ma non ebbe il consenso del suo Vescovo. 
La salute di Joseph è idonea a resistere e sopportare la vita austera della Trappa? In qualche modo il giovane, vivendo con l'abbé Filhol, sta già sperimentando la “vita del monaco trappista”ma nel mondo e segue, così come il suo istruttore, una disciplina prettamente monastica: alzata nel cuore della notte e recita dell'Ufficio divino (Mattutino e Lodi) in chiesa; duro lavoro manuale, regime alimentare vegetariano. 
Ora, come convincere i genitori di Joseph? Sapranno accettare di avere un figlio monaco Trappista? Marie-Anais e Pierre Cassant nulla sanno della vita benedettina Cistercense Trappista, conoscono solo molto bene, come tanti altri cristiani cattolici del tempo, quanto austera e dura sia il regime alimentare della Trappa e severa la clausura monastica. 
Il buon abbé Filhol dovrà fare appello a tutta la fede che praticano devotamente i genitori di Joseph e specialmente della sorella Emile affinché acconsentano a benedire la vocazione monastica di Joseph. Pertanto, il 12 gennaio 1897, proprio qualche giorno prima della professione dei voti monastici di Joseph, la sorella Emile, in una sua lettera scritta anche a nome dei suoi genitori, si sofferma a descrivere al fratello quanto forte sia il desiderio di tutti i suoi cari di riaverlo a casa. Ma Emile conclude la sua lettera con: “ Ma se questa è la volontà di Dio, non preoccuparti...., la nostra preghiera ti sosterrà”. 
Con la sua sensibilità, l'adolescente Joseph non può non soffrire. Accanto a Gesù, porterà la sua croce con coraggio, sostenuto dalla grazia di Dio e l'esperienza forte e sicura dell'abbé Filhol. E' proprio l'abbé Filhol che nell'autunno del 1884 deciderà di recarsi con Joseph a visitare l'abbazia Cistercense Trappista più vicina, quindi presso l'Abbazia di Santa Maria del Deserto, a 30 chilometri a nord-ovest da Toulouse. 
L'abbazia si erge, come dirà Monsignor Saliège, arcivescovo di Toulouse, << dentro una vallata poco asciutta, che con tutto il sudore e la fatica dei monaci non si riesce a sanare; è un luogo dove si prega, dove si muore a sé stessi per vivere in Dio e per Dio....., un deserto abitato da anime silenziose e innamorate di Dio >> . 
Joseph non finirà di guardare e riguardare la bianca cocolla dei monaci Trappisti, con le sue larghe maniche, guarderà anche il lavoro nei campi dei monaci che gli ricorderà quello che lui faceva nei campi di Casseneuil. Assiste all'Ufficio divino notturno, gusta la preghiera dei salmi, quieta e grave, la Messa solenne, il canto della Salve Regina della sera che lo emoziona profondamente. Joseph percorre il chiostro del monastero e i luoghi comunitari dei monaci, il dormitorio, il refettorio e il menù vegetariano dei monaci, la sala capitolare dove il Reverendo Padre Abate istruisce la sua comunità e che è pure la sala di lettura e di studio. 
Ma i monaci Trappisti lo accetteranno? 
L'abbé Filhol incontra il Padre André Malet, Maestro dei novizi, e gli espone con chiarezza la situazione del giovane Joseph Cassant. Il Padre Malet risponderà ricordando come Dio chiami in diversi modi le sue creature senza alcun pregiudizio o formalità, aggiunse all'abbé Filhol: “ La mia prima impressione su Joseph e che egli è un'anima dolce, molto profonda e che cerca Dio. Ora, per San Benedetto Abate, la ricerca di Dio è indispensabile al candidato alla vita monastica”
Con molta paternità, il Maestro dei novizi, Padre André Malet, fece un segno di croce sulla fronte di Joseph e gli disse: “ Abbiate fiducia, io vi aiuterò ad amare Gesù”. 
Grande fu la gioia per l'abbé Filhol e il giovane Joseph Cassant i quali faranno ritorno a Casseneuil per preparare l'ingresso di Joseph all'Abbazia di Santa Maria del Deserto. 

Da: Demeurer dans le Coeur de Jésus, Fr. Jean-Christophe (Abbaye Sainte-Marie-du Désert, près Toulouse). Editions Traditions Manastiques 2008. 
Traduzione e adattamento dal francese a cura di Enzo Digrandi.


LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano