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domenica 15 febbraio 2015

LA VENERATA MADRE AGNESE ( PAOLINA ) DI GESU' CARMELITANA SCALZA - LA " PICCOLA MADRE " DI SANTA TERESA DI LISIEUX - PARTE DODICESIMA .



La Venerata Madre 
Agnese (Paolina)di Gesù 
Carmelitana Scalza 
La “piccola madre” di Santa Teresa di Lisieux 
La devozione al Volto Santo



Quella del Volto Santo è una devozione che Madre Agnese di Gesù comunicò a Suor Teresa del Bambin Gesù fin dal suo ingresso al Carmelo di Lisieux. In seguito ne dava questi particolari: 
“L'avevo condotta nella tribuna dove c'è una statua del Bambin Gesù, e le feci notare la bellezza di questo nome unito a quello di Teresa. Poi le spiegai la bellezza e l'onore insieme di portare anche il nome del Volto Santo, come ella riferisce in Storia di un'Anima, e vedevo nel suo sguardo che indovinava tutto ciò che le volevo dire...Mi pareva un angelo”. 
Negli appunti personali ella riportava per suo uso l'origine di questo culto che doveva dare tanto alimento alla sua anima: 
“E' stata Madre Genoveffa che, fin dal mio ingresso al Carmelo, mi orientò verso questa devozione. Mi diceva quando l'avesse colpita il fatto che Nostro Signore avesse scelto il Carmelo per rivelare al mondo il Volto Santo, come aveva potuto constatare attraverso la vita di Suor Maria di San Pietro del Carmelo di Tours. Ne fui colpita anch'io. Trovavo che Gesù, attraverso il Volto Santo, ci rivelava tutto l'amore del suo Cuore e andavo cercando il mezzo di onorare questa immagine. Quella che si trovava nel coro ebbe subito una lampada e più tardi, una vera gloria di luci”. 
L'immagine era una copia di quella propagata dal Signor Dupont, detto da tutti “il sant'uomo di Tours”, e al Carmelo era molto venerata. Santa Teresa del Bambin Gesù ne era molto devota; qui ebbe ispirazione la strofa “Viver d'amore è tergere il Tuo Volto” della poesia “Viver d'amore”. Ora si trova nell'infermeria, che già dall'inizio era stata dedicata al Volto Santo. 
“Dopo una giornata in cui ebbi molto da soffrire, continua Madre Agnese di Gesù, ebbi un sogno e vidi in cielo il Santo Volto. Un colore rossastro tingeva il cielo, quale si può vedere dopo un temporale. Con me c'era Suor Genoveffa (la sorella Celina. Questo particolare ci meraviglia ancor più perché il sogno precedette di parecchi anni la riproduzione che Suor Genoveffa fece del Volto Santo sulla Sindone di Torino). Ci trovavamo in una landa deserta, assorte nella contemplazione di quello spettacolo. Io sentii una voce mormorarmi all'orecchio: “Pazienza!”. 
Fu proprio alla scuola del Volto adorabile di Gesù, umiliato, contuso – noi l'abbiamo visto – che le figlie del Signor Martin imparano a “patire”, imparano cioè a santificare con il più amoroso abbandono la grande prova paterna, che così viva ripercussione ebbe nelle loro anime. 
Quel divino Volto, coperto di obbrobri, era sì il Dio dell'esilio, ma anche il pegno dell'eternità. Questo il pensiero che troviamo ancora negli scritti di Madre Agnese di Gesù: 
“Come sono contenta che Celina sia riuscita a riprodurre così fedelmente dalla Santa Sindone di Torino il vero Volto Santo dell'amato Sposo!”. 
….”Ma, o Gesù, quel che non abbiamo ancora potuto vedere è il vostro Volto glorioso. Oh, quando vedremo noi il vostro Volto nella gloria? Perché saremo pienamente saziate solo quando questa gloria ci sarà svelata”. 

Fine capitolo 12 
Madre Agnese di Gesù, la “piccola madre di Santa Teresa di Lisieux, Editrice Ancora, 1956. A cura della Procura delle Missioni dei Carmelitani Scalzi – Roma. 


LAUS  DEO

Pax et Bonum


Francesco di Santa Maria di Gesù
Terziario Francescano